Questo blog è chiuso: ora mi trovi QUI.
Ciao e grazie della visita.
Visualizzazione post con etichetta privacy. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta privacy. Mostra tutti i post

domenica 31 agosto 2008

A Internet Explorer 8 non piace la pubblicita'

E' stata rilasciata la Beta 2 di Internet Explorer 8, scaricabile qui, ben 6 mesi scarsi dopo il rilascio della Beta 1.
Il piano di rilascio è in netto ritardo rispetto al progetto Mozilla Firefox, che il 18 giugno ha rilasciato la versione 3 (scaricato 8 milioni di volte nelle prime 24 ore, un record!) e sta già pensando alla versione 3.1 che dovrebbe incrementare del 40% le già ottime performances.

Questa versione di Internet Explorer, che viene incontro alle esigenze degli utilizzatori, ha però ricevuto parecchie critiche, sia da parte di chi guadagna col display advertising sia da parte di chi raccoglie i dati per profilare i navigatori, come vedremo poi in dettaglio.

Una prima piccola novità di IE8 Beta 2, rispetto alla Beta 1 (le cui caratteristiche sono elencate qui) è l’introduzione dei suggerimenti online durante la digitazione di una stringa di ricerca nella barra degli indirizzi, così come disponibile già da tempo in Mozilla Firefox tramite apposite estensioni.


La seconda novità è l'InPrivate Browsing.
E’ una funzione che consente di non lasciare tracce della navigazione web su un client: è il tipico caso di utilizzo di una postazione condivisa, sia in ambito domestico che altrove.
I dati che con questa modalità attiva non vengono memorizzati sono la cronologia, i file temporanei Internet, i cookie, moduli, nomi utente e password.
In realtà Microsoft non ha fatto altro che rendere disponibile l’attivazione “preventiva” di una funzionalità già esistente sotto la voce di menu “Strumenti > Elimina dati personali”.
Anche se può sembrare strano, soprattutto per chi gli strumenti web li sa usare bene, posso garantire per esperienza personale che ci sono ancora tantissime persone che ignorano questa funzione.


La terza, importante, novità è l'InPrivate Blocking.
E’ una funzione che disattiva il monitoraggio online della nostra navigazione tramite codici particolari inclusi spesso nelle pagine web.
Questi codici, generalmente legati ad oggetti quali immagini e annunci pubblicitari, non sono maligni ma servono per rilevare i comportamenti delle navigazioni a fini commerciali per conto di terze parti.
Leggendo le note diffuse da Microsoft a riguardo, vedo che il blocco si attiva nel momento in cui, in base alla nostra navigazione, un contenuto supera una determinata soglia di esposizione.
Possiamo però esplicitamente consentire o bloccare dei contenuti indipendentemente dal meccanismo di rilevazione automatica.

In definitiva, i navigatori esperti già da tempo puliscono cookies, files temporanei e addirittura chiavi di registro grazie alle tante utility disponibili sul web, oppure utilizzano pop-up blocker per filtrare i messaggi pubblicitari e inseriscono gli indirizzi indesiderati nelle black list.
Ora però anche i navigatori inesperti avranno a portata di click queste ed altre funzioni di filtro, con buona pace di advertisers e società di rilevazione (ad esempio le varie Nielsen Online, Doubleclick, Redsheriff, ecc.).

La stessa Audiweb, che in questi ultimi mesi sta creando un sistema sofisticatissimo e all'avanguardia in Europa per quanto riguarda le rilevazioni web, ha basato l'analisi dei panel sulla rilevazione dei cookies lato client, quindi vede in parte ridursi il proprio potere di rilevazione.

giovedì 21 febbraio 2008

Il browser che non si installa

Firefox è il vostro browser preferito?
Volete utilizzarlo su una postazione Internet diversa dal vostro pc avendo sempre sotto mano i vostri segnalibri e senza rinunciare alle vostre personalizzazioni?
Non volete lasciare tracce sulle vostre navigazioni sui pc da cui accedete al web?

Ecco la soluzione che fa per voi !!
E' stata rilasciata in questi giorni l'ultima versione di X-Firefox 2, la variante made in Italy di Firefox che non necessita di installazione.

Basta una semplice chiavetta USB con almeno 8 Mb di spazio libero (più ovviamente lo spazio necessario per contenere le pagine visitate).
Basato su Firefox 2.0.0.12, è disponibile in lingua italiana e inglese.

link: http://www.winpenpack.com

sabato 15 dicembre 2007

Vista e Office gratis in cambio di feedback

E' una iniziativa di Microsoft per gli States e conclusasi da poco.
Gli utenti che intendevano aderire al programma Windows Feedback Program, in possesso dei requisiti richiesti, accettavano di essere monitorati accuratamente da Microsoft per 3 mesi; in cambio ricevevano gratuitamente una copia di Windows Vista Ultimate e di Office.
Praticamente gli utenti rinunciavano ad avvalersi per questo periodo dei propri diritti riguardanti la propria privacy.
I dati raccolti erano di ogni tipo: tipo di processore, cartelle utilizzate, software utilizzati, cause dei crash del sistema operativo, ecc.

Va rilevato che questa era una iniziativa fine a se stessa, per raccogliere dati utili a migliorare le performance e l'affidabilità di applicazioni software.
Niente a che vedere quindi con sperimentazioni di nuove iniziative commerciali e di marketing.

link: http://wfp.microsoft.com/

martedì 11 dicembre 2007

Ask.com e la tutela della privacy


Ask.com, il quarto motore di ricerca per diffusione negli States fa una mossa controtendenza ed annuncia la disponibilità di una nuova funzionalità sul proprio sito a tutela della privacy degli utenti che ne fanno utilizzo.

La funzionalità in questione si chiama AskEraser ed è attivabile a richiesta dall'utente tramite un link in alto a destra nella pagina di ricerca: l'effetto è quello di cancellare le tracce (indirizzo IP, nome utente, email, ecc) delle proprie ricerche dai server di Ask.com con effetto quasi immediato.
Per dare un'idea, Google di recente ha annunciato di volere conservare i dati sui propri server fino a 18 mesi (prima una scadenza non c'era), Yahoo! per 13 mesi e MSN per 18 mesi.

L'importanza di questi dati per un motore di ricerca è ovvia: ad esempio per guidare l'online advertising.
Desta stupore quindi la mossa di Ask.com, anche se la verità non è proprio come la si dipinge: infatti gli annunci abbinati alle ricerche arrivano proprio da Google, a cui Ask.com passa i dati degli utenti per questo scopo.

Insomma, l'unico sistema per non lasciare tracce nel web è non accedervi per niente, altrimenti una qualche forma di tracciatura ci sarà sempre.
Chi vuole mantenere l'anonimato o semplicemente vedere rispettata la propria privacy è avvisato.

Calendario eventi