Dopo il periodo degli anni passati legato agli incentivi statali, la penetrazione del digitale terrestre in Italia registra un brusco rallentamento.
Colpa di carenza di contenuti di qualità o quantomeno capaci di catturare audience (non sempre le 2 cose vanno di pari passo), ma soprattutto gratuiti.
A differenza dei maggiori paesi europei, in Italia raramente vengono lanciati nuovi canali.
In compenso viene offerta la possibilità di guardare a pagamento fiction, telefilm, reality e altri contenuti simili per i quali dovrebbero essere i telespettatori ad essere pagati.
Perchè una famiglia che fatica ad arrivare alla fine del mese con il proprio reddito (e sono buono a non menzionare il "solito" pensionato che sopravvive a stento con la pensione) dovrebbe dotarsi di ricevitore satellitare?
Sono ancora tantissime le famiglie in cui non si sente la necessità di questo cambiamento e che al massimo hanno un solo decoder per tutte le tv sparse in giro per casa.
Per come è strutturata attualmente l'offerta oggi in Italia, può quasi considerarsi un doppione di quella analogica più 2 canali per i bambini (Boing e RaiGulp) e qualche canale di nicchia.
Aggiungiamo pure che in tante zone d'Italia il digitale terrestre non arriva nemmeno come copertura.
Come conseguenza però si ha che slitta ulteriormente la data dello switch-off delle frequenze analogiche, che a qualcuno potrebbe anche non dispiacere affatto.
Per avere un'idea più precisa dello stato dell'arte in Italia del digitale terrestre, c'è questo articolo interessante sul sito Repubblica.it
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martedì 18 dicembre 2007
Frena il digitale terrestre in Italia
Pubblicato da postoditacco alle 19:36
Etichette: digitale terrestre
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